Noi

Noi viviamo cosi,

lenti o fugaci come lo spostarsi dell’ombra

così nera e sottile da superarci la pelle

inquinando il pensiero di nostalgie senza fine

 

Nascosti, sorridiamo in case strette,  incerte e vicine

legate fra loro da lunghe arterie di ferro nero

dove scorre, tra muri maestri imbiancati a silenzio

il sangue impossibile di un destino comune

 

Sappiamo e cantiamo le parole dei segni sulla sabbia

bianca e sottile come lo sono mani delle donne

donne bellissime, donne madri   ora su immagini evanescenti

dove i colori dell’esistere hanno le sfumature del grigio

 

Per chiamarci usa il nome degli altri

che su rotte che esorcizzavano la fame

hanno partorito qua le loro lingue distratte.

 

Non poteva sai,  che esser così

mio caro dolcissimo infinito    villaggio inesistente.

E’ il solo prezzo che chiede il mare

carcere senza sbarre, padre che non ti lascia andare

che sa di te il segreto che non si può svelare.